Quando preparo questo piatto (una, massimo due volte all'anno) mi si crea regolarmente un dilemma che mi diverte abbastanza: devo svelare l'ingrediente principale prima dell'assaggio del commensale oppure no?
Di solito l'ospite avvisato risponde con un "che idea del piffero, sarà sicuramente una schifezza, bleah, bleah!", mentre quello ignaro di cosa si stia mangiando apprezza ma non c'è volta che indovini di che si tratta.
In effetti può sembrare una stranezza ma da quando ero piccola, grazie a degli amici di famiglia che mi hanno insegnato questo segreto e tanti altri ancora, è diventato piatto tipico di casa mia.
A volte mi scontro con gente che mi accusa di vero e proprio infanticidio perché oso cogliere piccoli fruttini innocenti che non diventeranno mai quei frutti maturi tanto buoni e tanto dolci. E con che gusto poi lo faccio!
Ok, stiamo parlando dei fichi acerbi del fico comune, quelli che si trovano ora (almeno dalle mie parti) e che quando ne stacchi uno dall'albero esce tutto il latte.
Inutile prenderli da una pianta che produce frutti di buona qualità, sarebbe uno spreco e chi già mi accusa di crimini terribili mi toglierebbe definitivamente il saluto. Meglio una pianta selvatica oppure un albero abbastanza grande da produrre tanti tanti fichi. Alcune varietà sono talmente buone che sarebbe veramente un peccato mortale! Il fico maturo è una delle cose più buone del mondo e guai a privarsene. E' vero che sono criminale, l'incubo del ficus carica, ma ho un codice d'onore quando colpisco...
Il sapore del fico acerbo, una volta cotto, si avvicina leggermente a quello della zucchina ma con un inconfondibile e leggero profumo che lo caratterizza. Vi è mai capitato di stare vicinissimo ad un albero di fichi e sentire quel tipico profumo dolciastro, quello dei profumi artigianali a base di foglie di fico per intenderci? Bene, è lo stesso ma non è aggressivo e per niente stucchevole. Insomma, va assaggiato.
La ricetta che vi propongo oggi è facile e collaudata ma, con un po' di fantasia, sono sicura che si possono fare tante altre cose.
Spaghetti con i "ficurilli"
Cogliete dei fichi acerbi e sciacquateli abbondantemente. Tagliateli a fettine sottili e teneteli da parte.
In una padella soffriggete del guanciale tagliato a cubetti e quando sarà dorato toglietelo dalla padella tenendo invece il grasso sciolto. Nel grasso del guanciale e, se necessario anche un po' di olio evo, fate soffriggere uno spicchio d'aglio e uno scalogno tagliato a julienne, aggiungete i fichi e cuocete a fiamma bassa fino a quando saranno cotti. La cottura è molto importante perché se non sono abbastanza cotti i fichi avranno un saporaccio. Se vi sembra il caso aggiungete un pò d'acqua.
A fine cottura unite il guanciale di prima e qualche foglia di maggiorana. Infine salate e pepate.
Conditeci degli spaghetti cotti al dente e aggiungete un goccio di olio a crudo.
Nelle bruttissime foto del cellulare che seguono, potete vedere la dimensione dei fichi che ho usato.